“Il COVID ha accelerato il ricorso allo smart working, con un 77% delle aziende che ha dichiarato di averlo applicato. Il dato ci dice sostanzialmente che le nostre aziende hanno mostrato grande flessibilità e capacità di adattamento ad una situazione che davvero non era prevista” sottolinea Massimo Carboniero, CEO di OMERA e Presidente di UCIMU – SISTEMI PER PRODURRE durante il suo intervento alla rassegna.
“Industria 4.0 condivide con lo smart working l’uso del digitale per lo svolgimento di attività da remoto. L’esempio più calzante è quello della manutenzione predittiva che permette all’azienda fornitrice di macchine di assistere a distanza il cliente grazie a sistemi dotati di tecnologie digitali”.
“Si tratta di strumenti e tecnologie che richiedono grande lavoro e grande competenza nella testa di chi li progetta, ingegnerizza e poi produce ma anche in chi le utilizza” conclude il Presidente di UCIMU. “Per questo è così importante che un paese come il nostro sostenga la trasformazione di Industria 4.0, rendendo strutturali le misure previste dal Piano Transizione 4.0 per coprire un periodo di almeno tre anni, così da permettere alle imprese di programmare nel tempo gli investimenti”.